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Ricordate la Bike Night, la pedalata in notturna da Ferrara fino al mare lo scorso giugno? Qualcuno si è preso la briga di valutare l’impatto che ha avuto sulla fauna presente lungo il percorso, in particolare sui vertebrati che popolano l’argine del Po, dove sono passati sfrecciando in mezzo al buio oltre 1200 ciclisti. Sintetizzando molto, quanti animali sono morti per il passaggio della Bike Night? La risposta sembra incredibile ma è molto semplice: praticamente nessuno. Vi spieghiamo perché.
La Ferrara-Mare si è svolta nella notte tra il 16 e 17 giugno 2018. Buona parte del percorso studiato dalla società Witoor Srl, ideatrice e organizzatrice dell’evento, si è sviluppato lungo la “Destra Po”, la ciclabile che corre sul confine del sito SIC-ZPS “Fiume Po da Stellata a Mesola e Cavo Napoleonico” di grande interesse ambientale. I SIC sono i Siti di Importanza Comunitaria, ce ne sono 2332 in tutta Italia e sono importanti per il complesso di specie vegetali ed animali che ospitano, mentre una ZPS è una Zona a Protezione Speciale, una forma più antica di tutela che originariamente interessava solo gli uccelli. Nel nostro Paese le ZPS sono appena 612, secondo l’elenco stilato dal Ministero dell’Ambiente. Le golene del Po hanno quindi entrambe le caratteristiche di protezione, sono importanti per le particolari specie di uccelli, anfibi, rettili, mammiferi, insetti che ospitano e anche di piante e di pesci… ma quelli è un po’ improbabile che attraversino le strade.
Il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara ha deciso quindi di verificare se una tale massa di ciclisti che si è mossa in estate sul confine di un luogo ricco di biodiversità, di notte – cioè nel momento più favorevole agli spostamenti di molte specie animali – con un paio di automezzi di soccorso al seguito, potesse aver causato vittime. Non è strano, accade davvero che sulla ciclabile destra Po le biciclette investano i rospi smeraldini o schiaccino un numero molto elevato di chiocciole e lumache, e che si ritrovino anche lucertole e piccolissimi mammiferi come le crocidure; addirittura una volta una ricercatrice del Museo ha trovato un piccolo pipistrello, chissà se colpito da ciclisti o dai mezzi a motore che comunque, autorizzati oppure no, qualche volta percorrono l’argine.
I ricercatori (anzi, le ricercatrici) del Museo di Storia Naturale hanno effettuato un monitoraggio della mortalità stradale dei Vertebrati a seguito di questo evento, ma dall’analisi dei dati raccolti non è emersa alcuna differenza significativa rispetto la giornata precedente. Per la verità, sono stati trovati i resti di un grosso coleottero morto, forse un coleottero rinoceronte, che potrebbe essere stato investito dalla carovana Bike Night: molto dispiacere per questa vittima involontaria ma la sua specie non è compresa fra quelle protette.
Gli altri investimenti osservati sono per lo più riconducibili ad impatti con veicoli a motore nelle due deviazioni del percorso su strada provinciale. La Bike Night dunque può considerarsi a tutti gli effetti un evento sostenibile dal punto di vista ambientale, secondo le modalità organizzative seguite quest’anno e in rapporto alle condizioni meteorologiche che si sono verificate.
Perché proprio il Museo di Storia Naturale? Dal 2016 si occupa del monitoraggio della mortalità stradale degli animali (Vertebrati) con Delta Road Kill, un progetto di scienza partecipata che raccoglie segnalazioni, attraverso fotografie, degli investimenti stradali di animali sul territorio circostante il tratto terminale del fiume Po, nelle province di Ferrara, Rovigo e Ravenna (http://www.inaturalist.org/projects/delta-road-kill-animali-investiti-sulle-strade-del-delta-del-po).
Se siete curiosi di quale sia la fauna a rischio in un evento sportivo come Bike Night sappiate che nell’area di Destra Po vivono tra le altre 45 specie di uccelli di interesse comunitario e varie specie di anfibi (Bufo bufo, Bufotes balearicus, Triturus carnifex, Hyla intermedia, Pelophylax spp., Rana dalmatina) di rettili (Emys orbicularis, Hierophis viridiflavus, Natrix natrix, Lacerta bilineata, Podarcis spp.) di interesse comunitario o regionale, vari micromammiferi (es. Crocidura spp.) e pipistrelli (es. Pipistrellus sp.).
Come si controlla la mortalità dei vertebrati? Servono circa tre ore di tempo, in due mattinate consecutive con le stesse modalità: sabato 16 giugno, prima del passaggio dei ciclisti, e domenica 17, al termine della manifestazione.
Il percorso è stato effettuato in automobile, procedendo ad una velocità costante di 30 Km/h circa, in modo tale da riuscire ad individuare sia gli animali di piccola taglia che i residui riconducibili ad investimenti, ad esempio di insetti o gasteropodi. È stato seguito esattamente il percorso previsto dalla Bike Night nel tratto adiacente al SIC/ZPS IT4060016, dalla salita di Via Argine Po a Francolino fino alla discesa di Via Cesare Battisti, in corrispondenza del centro abitato di Mesola.
Per approfondire, leggi il report completo di Giulia Finotti, Federica Milioni e Carla Corazza, pubblicato sui Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale, vol.6-2018.
P.S.: Le ricercatrici del Museo sono state anche molto contente di non aver trovato rifiuti abbandonati lungo il percorso!