12 Ottobre 2021

Euro Trigames: la gioia degli atleti con Sindrome di Down abbraccia Ferrara

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Si è conclusa domenica a Ferrara la prima edizione dei SUDS (Union for athletes with Down sindrome) Euro Trigames 2021, le Olimpiadi per atleti con sindrome di Down. Una settimana di sport e condivisione, con la nostra città al centro dell’attenzione, che solo qualche mese fa ha preso il posto della portoghese Mealhada.

Questi giochi si inseriscono proprio nell’anno dei grandi trionfi italiani, dopo l’estate più azzurra della storia recente, in un autunno che non vuole smettere di portare in alto il tricolore: dopo Jacobs, Tamberi, l’Europeo di calcio, il doppio trionfo maschile e femminile agli Europei di pallavolo, e ancora il record del mondo in cronometro di Filippo Ganna e il ritorno alla vittoria nella Parigi-Roubaix di Sonny Colbrelli, senza dimenticare l’oro nella 4×100 alle Olimpiadi e le altre svariate vittorie italiane in questo gloriosissimo 2021, oltre che il record di medaglie alle paralimpiadi di Tokyo. Insomma, non si poteva scegliere momento e nazione ospitante migliore per dare il via a questa nuova importantissima manifestazione.

Il portabandiera italiano – dal sito fisdir.it

Dal 4 all’11 ottobre in tutti i migliori centri sportivi di Ferrara, circa 500 atleti provenienti da 17 diversi Paesi del mondo, insieme a più di 150 tra allenatori ed accompagnatori, hanno dato vita a sfide all’insegna della sportività e della genuinità. E lo dimostrano i ragazzi stessi alla cerimonia di chiusura svoltasi domenica al Palasport, in cui sono state premiate le Nazionali vincitrici dei tornei di Calcio a 5, Pallacanestro e Atletica Leggera.

Coppa e medaglie alle prime tre classificate. Si, nazionali vincitrici, tutte, perché dopo aver visto gli inglesi sfilarsi la medaglia d’argento dopo la finale degli Europei di calcio, riempie gli occhi di gioia vedere invece questi ragazzi esultare in gruppo, abbracciarsi, farsi le foto, con in mano una coppa ed al collo una medaglia, indifferentemente che questa sia di bronzo, argento o d’oro. Ancor più bello è vedere i sorrisi che si scambiano: per l’Italia arriva l’oro nel basket, la Turchia è seconda classificata, il Portogallo terzo, eppure gli abbracci e i sorrisi sono condivisi. E lo stesso discorso vale per ogni singola premiazione. Applausi e sorrisi sono sempre reciproci, la vera essenza dello sport, in cui la rivalità è veramente sportiva, che sia un primo o un ultimo posto: qui si, funziona veramente dire che “l’importante è partecipare”.

La premiazione del basket – dal sito fisdir.it

La cerimonia di chiusura è una grande festa, scendono gli atleti, i vincitori, salutano, battono le mani a tempo di musica. C’è tutto l’orgoglio nei video, nelle ovazioni e negli applausi di famiglie, parenti, amici e fratelli; si vede tutta la genuinità di questi ragazzi nell’esultanza con il trofeo tra le braccia, o in un salto “alla Cristiano Ronaldo” l’istante dopo aver ricevuto la medaglia.

Orgoglio e soddisfazione anche nelle parole del presidente FISDRI (Federazione italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), Marco Borzacchini: “Ringrazio tutte le federazioni di disciplina che hanno accolto la nostra richiesta. È un momento importante perché è l’inizio di una nuova stagione, che darà ancora tante soddisfazioni ai nostri ragazzi. Grazie e arrivederci presto!

Gli azzurri in gara sui 100 metri – dal sito fisdir.it

E in quelle dell’Assessore allo Sport di Ferrara, Andrea Maggi, che non nasconde il compiacimento per una città che è riuscita ad organizzare al meglio la manifestazione: “Ferrara ha vissuto una settimana fantastica grazie a voi, ha saputo apprezzare la vostra presenza che ha donato gioia, sport, risultati eccellenti. È stato ed è uno spettacolo bellissimo, e per questo bisogna ringraziare gli splendidi atleti.” Poi, rivolto ai ragazzi: “Ferrara è una città ospitale, vi aspetta ogni qual volta vorrete venire: da oggi sarà sempre casa vostra. Siamo qui per le premiazioni, è vero, ma ognuno di voi ha già vinto la propria gara

Al momento delle premiazioni l’ordine di chiamata va ascoltato per bene; non perché sia importante, per carità, più che altro perché se a qualcuno interessa veramente sapere chi è arrivato primo, secondo o terzo, l’unico modo per saperlo è ascoltare la chiamate dell’organizzatore Alessandro Grande: foto, feste, abbracci… sono uguali indipendentemente dall’ordine di classifica e di discesa in campo per ritirare il premio. Ed è bellissimo così.

Nicole Orlando, record mondiale nel salto in lungo – dal sito fisdir.it

Per la delegazione azzurra poi, se proprio vogliamo insistere sui numeri, il torneo è stato assai florido: dicevamo il primo posto nel Basket, ma anche nel complesso delle discipline dell’Atletica Leggera, con tanto di record del mondo nel salto in lungo dell’atleta Nicole Orlando, meritatamente portabandiera per la rappresentativa italiana in campo per l’occasione.

Infine, soffermandoci sempre sulle sole discipline premiate alla cerimonia, terzo posto nel torneo di Calcio a 5. A tal proposito, abbiamo avuto il piacere di parlare con l’allenatore della Nazionale Italiana calcio a 5, Angelo D’Auria, il quale ci ha concesso in una breve intervista quello che è il suo resoconto finale a proposito dell’Olimpiade:

Una bellissima esperienza, naturalmente confrontarsi con nazioni provenienti da tutta Europa è sempre un motivo di crescita.” Poi, sul rapporto con i suoi ragazzi: “Lavorare con i ragazzi è sicuramente molto impegnativo, hanno bisogno di vedersi spesso, soprattutto per quanto riguarda gli sport di squadra, fortunatamente la Federazione ci mette sempre in condizioni di poter fare raduni e preparare al meglio le manifestazioni. Per noi è stato un grande successo in diverse discipline, ben figurando in tutti gli sport. L’Italia è da sempre un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda l’attività sportiva per gli atleti e i ragazzi con la sindrome di Down, e siamo riusciti a dimostrarlo in questo bellissimo evento.

Commovente chiosa finale con un video sintesi della stupenda settimana, poi spazio al divertimento e alla grande festa, con tutti i ragazzi uniti, tutti insieme a ballare in pista: “Ci godiamo questo momento e la gioia che dentro si sta sprigionando, è tutto frutto di quello che di meraviglioso questi ragazzi ci danno“.