24 Novembre 2022

Ritratti: 24 volti della scena artistica locale nella collettiva al Carbone

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Sabato 26 novembre torna l’annuale mostra collettiva alla Galleria del Carbone, un piccolo angolo dedicato all’arte contemporanea in un centro storico sempre più povero di idee (fatta eccezione per il cibo), un presidio di cultura che resiste dal lontano 2000 grazie all’impegno inesauribile di Paolo Volta e Lucia Boni. La mostra Ritratti è il risultato della scelta di 24 artisti tra vecchi e nuovi amici della Galleria. Un tema classico ma declinato in modi del tutto personali attraverso tecniche e stili che abbracciano alcuni decenni di produzione artistica.

la galleria, nella recente esposizione di giovanni cimatti

24 come i mesi dei due calendari in vendita contestualmente alla mostra, un altro classico natalizio che da oltre una decina di anni serve a sostenere le attività della galleria e consente di appendersi in casa, mese per mese, un piccolo compendio di arte locale. Da due anni a questa parte i calendari realizzati sono addirittura due distinti, ed è possibile dunque scegliere su quali artisti puntare in base ai propri gusti.

i due calendari in vendita

Tra le opere in parete come detto si ritrovano al contempo linguaggi più contemporanei, come i disegni e le provocazioni letterarie del bondenese Carlo Andreoli, ma anche piccoli gioielli recuperati dal passato, come l’autoritratto arlecchinesco di Gianfranco Goberti, del 1961. Il disegno al tratto minuzioso e ricco di dettagli di Maurizio Bonora, e l’acquerello spruzzato di sua sorella Paola, dove il volto mancante dentro un burqa misterioso è al contempo denuncia universale della condizione femminile e scottante attualità nell’Iran che scende in piazza.

Poi scultura, con la testa materica di Riccardo Bottazzi o quella velata ed eterea di Flavia Franceschini, per non parlare dell’autoritratto in terracotta di Gianni Guidi, che in una serie di piccole teste ha ritratto se stesso cangiante dalle sembianze umane fino a quelle di un satiro beffardo, ma in mostra è presente solo il punto di arrivo di questa curiosa ricerca. E ancora il volto di donna in gesso che sembra volersi liberare dal velo che lo opprime, drammatica e meravigliosa opera di Amir Sharifpour.

gianni guidi, minotauro, 2011

Toni più seri ed omaggi ironici, citazioni e rimandi continui da una parete all’altra. L’uomo di colore che emerge quasi sofferente da una luce diffusa, nel delicato acquerello di Rosangela Giovannini ma anche il “restauro improbabile” di un giovane Claudio Gualandi, ad opera ovviamente dei suoi immancabili e divertenti personaggi, che sembrano usciti da La Settimana Enigmistica.

Ulrich Wienand usa invece il mezzo fotografico per raccontare una storia che affonda le radici tra le nebbie di Suzzara, sulle orme di Gianni Berengo Gardin, ritraendo a distanza di anni e nel medesimo luogo un artigiano del luogo, già immortalato in un celebre reportage del fotografo ligure. Si avvale dello stesso mezzo Stefano Tassi, che immortala la leggendaria Nena mentre solca le acque del Po, invecchiando con l’acqua stessa del grande fiume un fotogramma di un documentario del 1984.

E infine le opere di Daniela Carletti, Gianni Cestari, Raffaello Margheri, Terry May, Linda Mazzoni, Marco Pellizzola, Lorenzo Romani, Sima Shafti, Vito Tumiati, Beatrice Vaccari, Luca Zampini, Sergio Zanni a dar vita ad uno spaccato davvero ampio della scena artistica locale contemporanea, riempiendo di colore le due sale espositive della Galleria.

La mostra rimarrà in parete fino al 12 dicembre 2022 e gode del Patrocinio del Comune di Ferrara. A seguire l’associazione “Accademia d’Arte Città di Ferrara APS” ha già in cantiere numerose mostre fino alla primavera prossima, a partire da una collettiva di fotografia con il fotoclub di Vigarano Mainarda, dove gli scorci di Ferrara seguiranno i percorsi e le suggestioni dell’architetto Carlo Bassi.

carlo bassi

A seguire una personale di Mario Cancelli, bolognese d’adozione, già studioso dell’opera di William Congdon e su cui verranno organizzati approfondimenti e momenti divulgativi ad hoc. In primavera poi spazio allo scenografo Antonio Utili, già apprezzato direttore del Dosso Dossi, che andrà a raccontare il rapporto tra la perfezione dell’arte e l’effimero imperfetto di una scena teatrale.

Per il Carbone il 2023 sarà anche anno di bilanci: è in preparazione un libro/catalogo che ripercorre la storia di venticinque anni di esposizioni, mostre e la redazione di oltre 200 tra cataloghi, quaderni e libri di arte, disponibili nelle biblioteche comunali.

INFO:
GALLERIA DEL CARBONE – via del Carbone, 18/a – Ferrara
Ritratti, dal 26 novembre al 12 dicembre 2022
inaugurazione sabato 26 novembre, ore 18