2 Luglio 2021

Un festival per ripartire e celebrare la città: come nasce il Ferrara Summer Festival

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Partiamo da questo presupposto: un cartellone così lungo e variegato in città non si era mai visto. Non che non siano mai passati da queste parti musicisti e band di caratura internazionale, anzi. Ferrara Sotto Le Stelle ci ha abituato in 25 anni a vedere il meglio della musica mondiale a due passi da casa, con date uniche ed esclusive, ospitando anche in leggero anticipo gruppi che erano sul trampolino di lancio. Qui però parliamo di 13 serate racchiuse in un solo mese con le quali si potevano fare festival per due o tre anni, un piccolo Festivalbar cui Ferrara non era in effetti abituata: Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Subsonica, Zucchero, Antonello Venditti, Max Pezzali, Umberto Tozzi, solo per citare alcuni degli ospiti che sfileranno sul palco di Piazza Trento e Trieste. In tempo di pandemia poi, valgono ancora di più. 

Gli appuntamenti annunciati in cartellone

Un festival alternativo a quello di Parco Massari? Sebbene il periodo coincida con la rassegna che da sempre accompagna l’estate ferrarese, il target è palesemente differente, la proposta più pop e sfaccettata alterna serate di cantautorato italiano per un pubblico più maturo a nomi di facile presa per i più giovani come Subsonica, Emis Killa o Noemi. Fino ad alcune proposte di cabaret il cui pubblico è completamente trasversale: Panariello, Giacobazzi e Pucci sono nomi da prima serata che tramite la televisione hanno ormai raggiunto tutti. Fossimo in tv lo chiameremmo varietà: si tratta di un contenitore di spettacoli estivi per far contenti proprio tutti, ampliando l’offerta complessiva che vede Ferrara parecchio viva durante il periodo estivo.

Dopo una prima edizione in piena pandemia lo scorso anno quest’anno la sensazione è che Ferrara Summer Festival si voglia presentare alla città nella sua veste completa: le date di Elisa, Nek, Samuel e Biondi del 2020 sono servite a tastare il terreno, a prendere confidenza con la città per capire come muoversi, ora si fa sul serio e l’organizzazione ha calato gli assi.

Un momento dello spettacolo di Samuel, nel 2020

L’INVESTIMENTO
Anche come investimento: il palco sul Listone in piazza è raddoppiato in dimensioni, i posti sono ben 1900 e per alcune date sono in esaurimento i biglietti, l’intera macchina organizzativa costa circa 950 mila euro di cui 150 mila sono a spese del Comune di Ferrara e della Holding Ferrara Servizi, spiega l’organizzatore Fabio Marzola. Portare un gran numero di artisti con questo budget è stato anche possibile grazie allo sforzo delle agenzie e degli artisti per tenere più bassi i cachet: in alcuni casi parte dei compensi saranno devoluti in beneficienza, in altri gli artisti proporranno un live con la band intera al prezzo che di solito si concorda per un concerto in acustico. Un investimento importante sulla città più che su un evento musicale, nel tentativo di dare fiducia alla gente, fare rete tra commercianti, ristoratori e operatori culturali in città perché si possa tornare a parlare di indotto, perché sia una ripartenza corale, di tutti e per tutti. Non mancano infatti scontistiche dedicate ai possessori dei biglietti, per musei e negozi, ma anche una partnership con il Teatro Comunale che proporrà tre serate di spettacolo (inizialmente previste proprio in piazza e ora spostate in teatro) tra cui un omaggio a Giuseppe Verdi e uno ad Ennio Morricone.

Courtesy Ferrara Summer Festival

Davide Tenan, ufficio stampa del Festival, è convinto che sia l’unico modo per fare qualcosa che lasci il segno, dove conta il risultato finale inteso come rete, e che non sia così importante avere questo o quell’artista in particolare in cartellone: “Se ci limitiamo come Associazione a organizzare il concerto e vendere la maglietta senza guardare oltre non c’è crescita: a volte un negozio propone bei vestiti in vetrina ma nessuno ci entra perché magari c’è il bidone dell’immondizia davanti colmo che ostacola i clienti. Il nostro non è un discorso politico ma di opportunità che si sono finalmente create: siamo qui per lavorare insieme alle realtà cittadine, per mettere a rete le professionalità e premiare le eccellenze del territorio o nazionali”.

GLI ORGANIZZATORI
L’Associazione Butterfly di Fabio Marzola non è certo l’ultima arrivata in termini di organizzazione eventi: dalla gestione del Madame Butterfly di Ferrara a molti altri eventi nel mondo clubbing si è fatta strada in questi anni creando una rete di partner e professionisti in grado di muovere nomi importanti. È un collettivo di persone con diverse professionalità che lo scorso anno in piena pandemia ha concretizzato un progetto di spettacolo ma che si occupa anche di altri eventi non per forza musicali. Sempre Tenan ci tiene a dirlo: “Abbiamo portato a casa questi nomi perché abbiamo una credibilità e non ci raccontiamo di essere i migliori ma restiamo onesti: siamo una realtà di periferia, facciamo numeri importanti ma non enormi. Vogliamo far vedere all’Italia che in tempo di pandemia si possono organizzare spettacoli in un centro storico Unesco, in una location suggestiva come la nostra piazza. Celebriamo la forza di una città, non del festival. Questo ci da credito per muovere tutte queste professionalità e crescere insieme.”

UN NUOVO UMANESIMO
Il tema di questa edizione è HUMANISM, un termine riportato su ogni cartellone pubblicitario degli eventi a significare una nuova rinascita, come se gli artisti fossero medium o sciamani, forieri dei valori del passato per interpretare e immaginare il futuro. Questa parola chiave è stata quella proposta a tutte le agenzie di booking affinché scegliessero gli artisti più adatti da invitare sul palco di Ferrara: se vogliamo trovarlo è proprio questo il fil rouge che unisce i vari spettacoli in programma. Gli organizzatori hanno fatto registrare anche un breve video ad ogni artista, una riflessione sulla loro vita e sul privilegio di essere cantanti o attori: andranno a costituire un documentario sul tema che uscirà al termine del festival. Ognuno di loro sarà poi chiamato ad autografare una chitarra speciale del festival, che sarà battuta all’asta per beneficienza.

La prima serata dell’edizione 2021, con Giacobazzi, foto dalla pagina Facebook del Sindaco Alan Fabbri

NOVITÀ HITECH
In tempi di covid anche la tecnologia può aiutare molto: al Summer Festival ci sarà la completa tracciabilità del pubblico, che consentirà di sapere esattamente chi è seduto dove già dalla fase di prevendita, assegnando i posti ai congiunti in modo automatico e sicuro, e un QR code posizionato su ogni sedia, che consentirà di ordinare cibo e bevande direttamente al proprio posto con un clic dallo smartphone.

UNA SERATA SPECIALE
Tra le date quella di Noemi del 4 luglio ha una particolare rilevanza tra le proposte del festival: l’Associazione di Portomaggiore “Arrivo in ritardo per le prove Ciao Ciao Ieie” sarà protagonista della serata, il cui ricavato andrà completamente in beneficienza. Sul palco insieme alla cantante romana ci sarà il gruppo Made In Fe, lo storico show Ferrarese con Andrea Poltronieri, Paolo Franceschini, Roberta Marrelli e la band 60 Lire. Per questo evento l’Associazione sta puntando a raggiungere un obiettivo davvero importante: contribuire alla raccolta fondi per l’istituzione di una borsa di studio del valore di 25000 euro a nome dell’amico Raffaele Roveri e destinata a un giovane ricercatore selezionato da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.

Courtesy Ferrara Summer Festival

INFO: https://www.ferrarasummerfestival.it
PREVENDITE: https://www.ticketone.it/artist/ferrara-summer-festival/