5 Aprile 2022

Una vita in uno zainetto e la fuga: i danzatori ucraini ospiti al Teatro Comunale si raccontano

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Kiev chiama, Ferrara risponde. La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara ha presentato da pochi giorni il progetto “Il Teatro per l’Ucraina” con balletti che nell’arco del prossimo mese saranno in scena a Ferrara coinvolgendo due compagnie ucraine. Si inizia con Giselle, il 5 aprile, seguito dal celeberrimo Il lago dei cigni, il 9 aprile e, con una diversa compagnia, Alice in Wonderland il 5 maggio, che torna a Ferrara dopo il successo dello scorso 8 marzo.

Un’iniziativa di solidarietà che risponde all’appello dell’Ukrainian Classical Ballet e del Circus-Theatre Elysium di Kiev. Entrambe in tournée in Europa al momento dello scoppio della guerra, entrambe in cerca di supporto in diversi teatri del vecchio continente. La prima delle due compagnie è arrivata oggi in città e si è presentata alla stampa lasciando testimonianza del momento difficile che sta attraversando.

da sinistra: Olga Golitsya, Iurii Kekalo, natalia iordanov, marcello corvino, moni ovadia, Ivan Zhuravlov

Natalia Iordanov è la responsabile della tournée in Europa per l’Ukrainian Classical Ballet, per la prima volta ospite a Ferrara. Il suo italiano è incerto ma corretto, ha la voce rotta dall’emozione mentre spiega che sono qui “per continuare il tour e portare avanti il proprio lavoro, sostenendo così gli artisti e le loro famiglie in questo drammatico momento”. Dopo il 25 aprile, con la data di Napoli, non hanno ancora chiaro dove andranno e come continueranno a provare gli spettacoli. Per loro nella fortuna di essere almeno lontani dal loro paese in guerra c’è davanti solo incertezza.

Olga Golitsya in giselle

Con lei al seguito ci sono i solisti Olga Golitsya e Iurii Kekalo, oltre al direttore del corpo di ballo Ivan Zhuravlov. Quest’ultimo è giovanissimo e viene da Bucha, in queste ore al centro della cronaca di guerra per la barbarie scoperta proprio in questa cittadina alle porte della capitale Kiev. La sua bimba di appena sei anni, sta girando con lui in tournée. Allo scoppio della guerra era in Europa e ha chiamato a raccolta ballerini da altri corpi di ballo ucraini per mettere insieme lo spettacolo che oggi portano a Ferrara. Come lui ognuno dei suoi colleghi ha trovato rifugio da amici e collaboratori ed ora si esibisce in giro provando a supportare economicamente la famiglia che in molti casi è rimasta in Ucraina. Il problema più grosso è per loro la ricerca di una sala ampia per poter provare, che faccia da base operativa mentre si trovano esuli, ben cosci che in queste settimane sono decine di migliaia i profughi che stanno cercando ospitalità in Europa. Alcuni membri del corpo di ballo non sono nemmeno mai riusciti ad uscire dal paese, qualcuno è nascosto, qualcuno infine si è arruolato a combattere pur sperando e sognando la pace.

Il gruppo riunisce ora cinquanta ballerini e solisti di punta della danza classica ucraina, provenienti dai più prestigiosi teatri ed ensemble del Paese, e in particolare dall’Opera Nazionale dell’Ucraina Teatro “Taras Shevchenko” di Kiev, dal Teatro dell’Opera e balletto di Odessa, dal Teatro Accademico di Kharkiv e dall’Opera Nazionale di Leopoli. La compagnia sarà ospitata per diversi giorni nella città estense, grazie al supporto del consorzio Visit Ferrara che ha messo a disposizione camere d’albergo anche per eventuali familiari e collaboratori tecnici. Il Teatro Abbado che ha risposto al loro appello di solidarietà ha trovato sponda in altre 10 realtà italiane che ospiteranno gli spettacoli del gruppo diretto da Ivan Zhuravlev.

Olga Golitsya

Olga Golitsya è come detto una dei solisti del gruppo, una ragazza dolcissima dallo sguardo triste e un po’ assente, anche lei si ritrova catapultata in una nuova vita da appena un paio di settimane e la storia che racconta è molto toccante. Allo scoppio del conflitto era a Kiev, con il figlio undicenne: “Dormivamo in bagno, oppure in un rifugio nel parcheggio appena fuori del nostro palazzo – racconta Olga – e abbiamo avuto davvero paura. Dopo due settimane sperando in una fine rapida del conflitto siamo scappati dai nostri parenti a Francoforte, in Germania, mettendo tutta la nostra vita di prima in uno zainetto. L’eccidio di Bucha è avvenuto a pochi chilometri da casa nostra, sono i luoghi in cui viviamo da sempre ed è angosciante vederli protagonisti di questo orrore.”
Olga è fiera di essere adesso in giro per l’Europa per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel suo paese. Anche se il prezzo da pagare è molto alto: il figlio che studia danza è costretto alle videolezioni in dad come durante la pandemia, i suoi genitori sono rimasti in Ucraina, rischiando moltissimo nonostante la madre abbia bisogno di cure mediche.

Iurii Kekalo è dal 2012 ballerino dell’Hungarian State Opera e in passato solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina. Soppesa le parole, con molta tranquillità, non sembra abituato a parlare in pubblico. “La situazione è molto tragica, anche per chi fa parte del mondo dell’arte come noi – ci racconta. – Questa tournée non era pianificata, di solito è invece tutto programmato da mesi. Non possiamo far altro che raccontare quello che stiamo vivendo attraverso la danza. Non si può tacere rispetto a quanto sta succedendo. Siamo molto grati a Ferrara e all’Italia per l’accoglienza dimostrata”.

A fargli eco sono anche le parole del direttore del Teatro Comunale Moni Ovadia, che proprio in questi giorni ospita a casa una famiglia di ucraini (nonna, figlia e nipote): “Far sentire a casa il popolo ucraino è il nostro obiettivo – evidenzia Ovadia – non solo dobbiamo sostenerlo durante questa guerra terrificante, ma in futuro dobbiamo permettere all’Ucraina di rinascere con ancora più splendore. Prima della guerra conoscevamo poco di questo paese ma ha una cultura straordinaria e popolare. È preziosa anche per quella europea, è fondamentale. Ripudiare la guerra è una necessità vitale e non un’utopia.”

giselle

IL PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI

Del repertorio di danza classica proposto dall’Ukrainian Classical Ballet, il 5 aprile sarà in scena Giselle, balletto in due atti con la coreografia di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa e le musiche di Adolphe Adam. La compagnia sarà in scena anche il 9 aprile sempre alle ore 20.30 con Il lago dei cigni, balletto in quattro atti con la coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanov e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

L’Elysium di Kiev, in tour in Italia al momento dell’inizio della guerra, sta aggiungendo nuove date grazie alla gara di solidarietà che in pochissimo tempo si è instaurata tra i teatri, tra cui il Comunale di Ferrara. Circus-Theatre Elysium di Kiev proporrà, il 5 maggio, l’acclamato Alice in Wonderland, show di circo-teatro appassionante, sofisticato ed elegante, che coinvolge quasi trenta atleti, acrobati e ballerini e intreccia molteplici discipline sul palco: la ginnastica acrobatica, la recitazione e la danza. L’atmosfera fiabesca delle avventure di Alice nel paese delle meraviglie, che ha registrato il sold out nella data dell’8 marzo già in cartellone a Ferrara, verrà ricreata sul palco del Teatro Abbado grazie alle musiche e alle videoproiezioni con scenari onirici 3D proiettati su enormi schermi a LED.

un momento di giselle

I biglietti vanno da 13 a 38 euro per Giselle e Lago dei cigni, e da 13 a 39 euro per Alice in Wonderland. Sono previste riduzioni per senior (over 65), under 30 e abbonati alla stagione di danza e lirica 2019/2020 e gruppi. Attiva è anche la promozione per le famiglie: per Il lago dei cigni e per Alice in wonderland, per i bambini e ragazzi fino ai 12 anni il costo è di 10 euro (tutti i settori eccetto il loggione) con prezzo dedicato per gli adulti accompagnatori.

Giselle sostituisce lo spettacolo precedentemente annullato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo. Eventuali biglietti acquistati per lo spettacolo annullato sono VALIDI per questa rappresentazione. Chi lo desiderasse può invece chiedere il rimborso entro e non oltre martedì 5 aprile 2022.

INFO: www.teatrocomunaleferrara.it/events/event/giselle-3/